Regolamenti Airbnb di Milano

 

Milano, la città della moda e del design, è una meta imperdibile per i turisti che desiderano scoprire le sue numerose attrazioni culturali ed artistiche.

Tra le meraviglie che caratterizzano il capoluogo lombardo, spiccano il Duomo di Milano, la cattedrale gotica che domina la città con la sua maestosità, e la Galleria Vittorio Emanuele II, elegante e raffinato centro commerciale che rappresenta una delle mete preferite dagli amanti dello shopping.

Ma Milano è molto di più: si tratta anche di un crocevia di eventi e appuntamenti di livello internazionale. La Fashion Week, il Salone del Mobile di Milano e la Milano Design Week sono solo alcuni degli eventi annuali che richiamano professionisti e appassionati da ogni parte del mondo, rendendo la città un vero e proprio polo dell'arte e del gusto.

Ma non solo: Milano rappresenta una meta perfetta per chi desidera trascorrere un city break all'insegna del divertimento e della cultura. La città vanta infatti un'offerta turistica ricca e variegata, tra ristoranti, bar, musei e boutique alla moda.

E il 2023 si prospetta come un anno particolarmente intenso per Milano, che ospiterà l'Esposizione Universale sul tema "Nutrire il pianeta, energia per la vita". Un'occasione unica per scoprire le ultime innovazioni in campo agricolo e tecnologico, in un evento che si preannuncia come una grande festa per i sensi e per la mente.

Per quanto riguarda le tariffe , il prezzo medio per affittare una camera a Milano nel 2023 è di 130 euro, con un tasso di occupazione del 75% e un reddito medio di 2000 euro.


Quali sono le principali politiche Airbnb a Milano

A Milano, le politiche in materia di affitti sono state introdotte per regolamentare l'utilizzo di questa piattaforma di prenotazione di alloggi privati.

Per affittare case vacanze tramite Airbnb a Milano, è necessario ottenere l'autorizzazione del Comune, seguendo alcune precise regole e procedure.


In primo luogo, è obbligatorio registrarsi sul portale del Comune di Milano, dove è possibile richiedere l'autorizzazione all'affitto turistico.

Una volta effettuata la registrazione, è necessario compilare l'apposito modulo di richiesta e fornire tutti i dati richiesti, come il numero di identificazione fiscale, l'indirizzo dell'alloggio e il numero massimo di ospiti.

Inoltre, è importante verificare che l'alloggio sia in regola con tutte le normative vigenti, ad esempio quelle sulle misure antincendio, sulle condizioni igienico-sanitarie e sulla sicurezza degli impianti elettrici. In caso contrario, sarà necessario apportare le opportune modifiche per adeguarsi alle regole.

Una volta presentata la richiesta, il Comune di Milano provvederà a verificare la conformità dell'alloggio alle normative e a rilasciare l'autorizzazione all'affitto turistico. In caso di esito positivo, l'host riceverà un numero identificativo da inserire nelle inserzioni su Airbnb.


L’imposta di soggiorno per gli affitti a breve termine a Milano

Secondo la legge Regionale n. 27 del 1 ottobre 2015 le persone che alloggiano nelle strutture ricettive del comune di Milano e che non risiedono nella zona sono tenute a pagare l'imposta di soggiorno. Il ricavato dell'imposta viene utilizzato per finanziare progetti relativi ai servizi turistici e per il restauro e la manutenzione dei beni culturali e naturalistici della città di Milano. 

L’imposta di soggiorno per gli affitti a breve termine a Milano varia in base alla tipologia dell'alloggio e alla durata del soggiorno. Attualmente, la tassa è stabilita a € 3 per persona al giorno per gli affitti turistici e case vacanza con una durata massima di 14 giorni consecutivi, mentre per gli affitti con durata superiore ai 14 giorni consecutivi, la tassa scende a € 1 per persona al giorno.

La tassa di soggiorno è una tassa comunale che deve essere pagata dal proprietario dell'alloggio e successivamente caricata al cliente. È importante sottolineare che la tassa non si applica ai bambini di età inferiore ai 18 anni e alle persone che soggiornano per motivi di lavoro o di studio.

La tassa di soggiorno per gli affitti a breve termine è stata introdotta per la prima volta a Milano nel 2013 e da allora è stata oggetto di numerose discussioni tra le autorità locali e gli operatori turistici. L'obiettivo della tassa è quello di finanziare la promozione turistica della città e di migliorare i servizi offerti ai turisti durante il loro soggiorno.

Nonostante ci siano state alcune critiche da parte degli operatori turistici, la tassa di soggiorno per gli affitti a breve termine è vista come un'importante fonte di finanziamento per la città e un modo per garantire ai turisti servizi di alta qualità durante il loro soggiorno a Milano.

La tassa di soggiorno per gli affitti a breve termine a Milano deve essere versata dal proprietario dell'alloggio. In pratica, il proprietario dell'alloggio è tenuto a riscuotere la tassa dai propri ospiti e successivamente a versarla al Comune di Milano entro i termini previsti dalla legge.

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