Regolamenti Airbnb a Napoli 

 

Napoli, la capitale della regione Campania, si erge con fierezza sul golfo omonimo, offrendo ai visitatori un'esperienza unica nel suo genere. Con una storia millenaria che si fonde con la modernità, Napoli è una città di contrasti, dove antico e contemporaneo convivono in armonia.

La città vanta una moltitudine di siti storici, come il maestoso Castel Nuovo, un'imponente fortezza medievale che domina il lungomare, e il Palazzo Reale di Napoli, un'opulenta residenza reale che ti trasporterà indietro nel tempo.


Il settore turistico di Napoli è in costante crescita grazie all'ampia varietà di attrazioni e attività che la città offre. I visitatori possono godere di passeggiate romantiche lungo il lungomare di Napoli, ammirando la vista mozzafiato sul mare e sul Vesuvio. Inoltre, la città è il punto di partenza ideale per esplorare la costiera amalfitana, con le sue pittoresche città costiere come Sorrento, Positano e Amalfi.

Per quanto riguarda le tariffe , il prezzo medio per affittare una camera a Napoli nel 2023 è di 97 euro, con un tasso di occupazione dell' 80% e un reddito medio di 1769 euro.


Locazioni brevi e servizi accessori: Un'analisi delle restrizioni previste 

Secondo l'articolo 4, comma 1 del Decreto Legge n. 50 del 24 aprile 2017, convertito con modificazioni dalla Legge n. 96 del 21 giugno 2017, le locazioni brevi sono definite come contratti di affitto di immobili ad uso abitativo con una durata non superiore a 30 giorni. Questa definizione comprende anche i contratti che prevedono la fornitura di biancheria e la pulizia degli spazi, stipulati da persone fisiche al di fuori dell'esercizio di attività d'impresa, sia direttamente che attraverso intermediari immobiliari, inclusi i portali online.


Per questo tipo di locazione, che non è specificamente disciplinato dalla Legge Regionale 17/2001, non sono previsti servizi aggiuntivi come la colazione né la somministrazione di cibi e bevande. Gli unici servizi consentiti sono la fornitura di biancheria e asciugamani al momento del check-in e la pulizia dell'immobile al momento del check-out.


Quali sono gli obblighi legati alla locazione di un appartamento tramite la formula degli affitti brevi?

Per prima cosa, è importante sottolineare che la locazione breve non viene considerata un'attività ricettiva tradizionale, pertanto non è soggetta alla presentazione di una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).

Gli adempimenti necessari per poter affittare un immobile con la formula degli affitti brevi includono i seguenti:

  1. Iscrizione al portale "alloggiati web" della Questura di Napoli: è necessario comunicare i dati degli ospiti tramite questo portale. La registrazione permette alle autorità di avere accesso alle informazioni relative agli ospiti che alloggiano nell'appartamento.


2. Pagamento della tassa di soggiorno: se prevista, è necessario riscuotere e versare la tassa di soggiorno per gli ospiti che soggiornano nell'appartamento. Le modalità e l'importo della tassa possono variare a seconda delle leggi locali.


3. Stipula del contratto di locazione: è importante redigere un contratto di locazione adeguato che regoli i termini e le condizioni dell'affitto breve. Per ulteriori informazioni su questo aspetto, puoi consultare la Circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 24/E del 12 Ottobre 2017.


4. Pagamento delle tasse secondo il regime fiscale: come proprietario dell'immobile, dovrai adempiere agli obblighi fiscali previsti dal regime fiscale applicabile. Questo può includere il pagamento delle imposte sul reddito derivante dalla locazione dell'appartamento.


5. Trasmissione delle presenze per fini statistici: in alcune regioni, come la Campania, potrebbe essere richiesta la trasmissione dei dati delle presenze degli ospiti tramite la piattaforma telematica chiamata "Rilevatore turistico regionale". Questo sistema permette di raccogliere dati statistici sull'afflusso turistico nella regione.



Per gli affitti brevi è prevista l’attribuzione del il Codice Unico Identificativo delle Strutture Ricettive (CUSR)?


La Delibera Di Giunta Regionale n.64 del 22/02/2021 stabilisce che il Codice Unico Identificativo delle Strutture Ricettive (CUSR) deve essere adottato da tutte le strutture ricettive turistiche della Campania, includendo tutte le attività regolate dalla normativa regionale vigente.



Tuttavia, le locazioni brevi non sono disciplinate dalla legislazione regionale vigente e, di conseguenza, non rientrano nell'ambito di applicazione della Delibera Di Giunta Regionale n.64 del 22/02/2021. Pertanto, per gli affitti brevi non è prevista l'attribuzione del CUSR.



In altre parole, il CUSR non è necessario per gli affitti brevi poiché le locazioni brevi non sono considerate strutture ricettive turistiche secondo la normativa regionale in vigore.



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Iman Ajjane