Regolamenti Airbnb a Palermo

 

La Sicilia, situata nel cuore del Mar Mediterraneo, è una delle destinazioni turistiche più affascinanti e in rapida crescita al mondo. Questo gioiello italiano vanta una ricchezza di attrazioni che spaziano da antiche rovine e magnifiche città barocche a spettacolari spiagge e paesaggi vulcanici. Negli ultimi anni, la regione ha assistito a uno sviluppo significativo nel settore turistico, diventando una meta di elezione per viaggiatori provenienti da tutto il mondo.

La Sicilia è celebre per il suo ricco patrimonio culturale, che risale a millenni di storia. Città come Palermo, Siracusa e Agrigento ospitano antiche rovine e siti archeologici di grande importanza, testimonianze dei grandi imperi che hanno dominato queste terre nel corso dei secoli. I templi greci di Agrigento, in particolare, sono considerati uno dei migliori esempi di architettura greca antica ancora in piedi. La Valle dei Templi, con i suoi maestosi monumenti e la vista mozzafiato sul mare, attira visitatori da tutto il mondo.

Per quanto riguarda le tariffe , il prezzo medio per affittare una camera a Palermo nel 2023 è di 85 euro, con un tasso di occupazione dell' 74% e un reddito medio di 1339 euro.


Obblighi per i proprietari di immobili adibiti per affitti brevi a Palermo 

I proprietari degli immobili utilizzati per affitti a breve termine devono seguire queste regole:

  1. Devono registrare l'immobile presso il portale telematico dell'imposta di soggiorno fornito dal Comune.

2. Devono informare i propri ospiti sull'imposta di soggiorno e sul suo importo, rispettando la legge vigente, e devono richiedere il pagamento dell'imposta durante il soggiorno di ciascun ospite, rilasciando una ricevuta adeguata.


3. Devono presentare, entro il 30 giugno dell'anno successivo, una dichiarazione cumulativa relativa all'anno precedente tramite un sistema online approvato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Le modalità esatte saranno definite in un decreto ministeriale da pubblicare entro 180 giorni dall'entrata in vigore del Decreto Legge 19 maggio 2020 n. 34, convertito nella Legge n. 77 del 17.07.2020.


4. Devono comunicare al Comune entro quindici giorni dalla fine di ogni trimestre i seguenti dati tramite un sistema informatico fornito dall'Amministrazione: a) il numero di pernottamenti soggetti all'imposta; b) il numero di pernottamenti esenti dal pagamento e la motivazione corrispondente secondo il Regolamento comunale.


5. In base all'articolo 4 comma 5-ter del decreto legge n. 50 del 24 aprile 2017, convertito nella legge n. 96 del 21 giugno 2017, modificato dall'articolo 180, comma 4, del Decreto Legge 19 maggio 2020 n. 34, convertito con la legge n. 77 del 17 luglio 2020, i proprietari sono responsabili del pagamento dell'Imposta di Soggiorno e possono richiederla agli ospiti. Devono anche presentare la dichiarazione annuale e adempiere ad altri obblighi stabiliti dalla legge e dal regolamento.


6. I titolari devono pagare l'imposta di soggiorno al Comune entro 15 giorni dalla fine di ogni trimestre solare, in base ai pernottamenti soggetti a imposta registrati durante quel trimestre. Inoltre, devono conservare per cinque anni la documentazione relativa ai pernottamenti, alle ricevute di pagamento dell'imposta da parte degli ospiti e alle dichiarazioni di esenzione dall'imposta, al fine di consentire controlli fiscali da parte del Comune.



L’imposta di soggiorno 


È importante sapere che il Comune di Palermo ha fatto un accordo con Airbnb a partire dal 1° aprile 2018. Questo accordo riguarda l'applicazione, la riscossione e il versamento dell'imposta di soggiorno. Ciò significa che Airbnb si occupa di raccogliere l'imposta di soggiorno dalle prenotazioni fatte dagli ospiti sulla loro piattaforma e la versa direttamente al Comune per conto degli host.



Al momento del pagamento dell'imposta di soggiorno, il proprietario della locazione breve deve emettere una ricevuta speciale a favore del Comune. Questa ricevuta rappresenta il 10% dell'imposta di soggiorno trattenuta, come specificato nell'articolo 11, comma 4, del regolamento in vigore. Puoi trovare maggiori dettagli nella nota protocollata n. 801662 del 18/05/2018 pubblicata nella sezione "Utilità" del portale IDS.



È importante notare che la comunicazione richiesta al punto 4 deve essere effettuata anche se non ci sono stati pernottamenti nel trimestre di riferimento. Alla fine di ogni inserimento richiesto, è necessario assicurarsi di inviare le informazioni tramite il portale. Se la comunicazione rimane nello stato "DA INVIARE", significa che non è stata inviata correttamente, ed è come se non fosse stata fatta affatto.



L'obbligo del codice "CIR" per le strutture ricettive in Sicilia

Il 27 luglio 2022 in Sicilia è stato introdotto il codice identificativo regionale "CIR" attraverso il Decreto Assessoriale n. 1783 del 27/07/2022. Questo codice è obbligatorio per tutte le strutture ricettive, incluse gli hotel, le strutture extra-alberghiere e le locazioni turistiche o gli affitti brevi. L'obiettivo di questa normativa è contrastare l'abusivismo nel settore turistico. Per le strutture alberghiere ed extra-alberghiere che sono già registrate presso l'osservatorio per il turismo, il processo di attribuzione del codice è semplice e veloce.



Il decreto stabilisce nuove regole per gli alloggi ad uso turistico al fine di evitare confusione. Gli alloggi ad uso turistico sono le unità immobiliari, anche di proprietà privata, che non sono classificate e offrono ospitalità o soggiorno per meno di 30 giorni. Da ora in poi, i proprietari o gestori di alloggi ad uso turistico hanno alcune nuove obbligazioni:



Queste misure sono state introdotte per avere un maggiore controllo e monitoraggio delle attività turistiche negli alloggi ad uso turistico.



Avete mai sentito parlare di KeyNest?

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Iman Ajjane