Firenze vieta gli affitti a breve termine nel centro storico
Firenze, conosciuta per la sua arte, la storia e la cultura, ha recentemente messo in atto alcuni cambiamenti significativi nel suo approccio agli affitti a breve termine. Da giugno 2023, la città ha compiuto un passo importante nell’imporre un divieto immediato su tutti i nuovi annunci, inclusi quelli sulle piattaforme come Airbnb.
Sebbene la decisione abbia suscitato preoccupazione fra i viaggiatori riguardo le loro future vacanze, il divieto riguarda soprattutto questioni urgenti legate agli alloggi a prezzi accessibili per i locali e alle ripercussioni del turismo di massa.
Il boom degli Affitti a breve termine a Firenze
Gli affitti a breve termine, tipicamente definiti come proprietà date in affitto per 30 giorni o meno, sono proliferati a Firenze negli ultimi anni. Essendo una delle destinazioni italiane più iconiche per i turisti, il centro della città ha iniziato sempre più ad assomigliare a un mosaico di case vacanze, lasciando opzioni limitate ai suoi residenti per alloggi a prezzi accessibili. Il divieto sui nuovi annunci rappresenta un passo significativo verso il recupero di spazi residenziali e verso la promozione di un senso di comunità all'interno della città.
Contrastare la concentrazione di affitti nel cuore storico della città
I dati forniti dal consiglio comunale rivelano una statistica impressionante: il 75% degli affitti a breve termine di Firenze si concentra nel 5% del territorio municipale. Questa specifica area è il centro storico di Firenze, culla del Rinascimento e patrimonio mondiale dell’UNESCO.
La nuova legislazione è stata concepita per contrastare questa grande concentrazione nel 5% di territorio, segnando un passo significativo verso una distribuzione più equilibrata degli affitti in tutta la città.
Preservare le aree protette dell’UNESCO
Le autorità fiorentine hanno chiarito che il loro intento non è di colpire gli 8000 affitti privati a breve termine già esistenti e operativi nel centro storico della città. Quest'area è sotto l'ombrello protettivo dell'UNESCO per il suo significato storico, che comprende siti iconici come le Gallerie degli Uffizi e il Ponte Vecchio.
Incentivare gli affitti a lungo termine
Per promuovere i contratti a lungo termine per i residenti, i proprietari che scelgono di trasformare i loro Airbnb in affitti a lungo termine beneficeranno di un’esenzione completa della tassa Imu per tre anni.
Un gioco di equilibri: il punto di vista di KeyNest
Erika Rea De Falco, Country Manager per KeyNest Italia, ha condiviso i suoi pensieri sui recenti sviluppi nella città di Firenze, sottolineando il loro impatto sul turismo e sul settore dell’ospitalità:
“Sebbene il divieto sugli affitti a breve termine sia positivo per la comunità locale, pone senza dubbio delle sfide al turismo a Firenze e al più ampio settore dell’ospitalità. Gli affitti a breve termine sono diventati una parte integrante dell’esperienza di viaggio di molti viaggiatori, offrendo alloggi unici ed esperienze personalizzate. I turisti spesso preferiscono la flessibilità e l’autenticità fornite da questi alloggi”.
Il commento di Erika evidenzia il complesso intreccio di interessi nella decisione di Firenze. Da un lato, c'è la necessità di preservare il carattere della città e l'accessibilità degli alloggi per i suoi residenti. Dall'altro, c'è la preoccupazione che queste norme possano influire sulla vivace industria del turismo, che da tempo è un pilastro dell'economia fiorentina.
Nessuna conseguenza sugli affitti già esistenti
È cruciale notare che gli affitti a breve termine già esistenti a Firenze non avranno conseguenze in quanto non vengono influenzati dal ban. I viaggiatori che hanno già effettuato delle prenotazioni non devono preoccuparsi per la loro imminente visita. L’impatto immediato del ban incide sui potenziali nuovi host che avevano intenzione di entrare nel mercato degli affitti a breve termine a Firenze.
Un trend globale: regolamentare gli affitti a breve termine
Il divieto di Firenze sui nuovi annunci riflette un trend globale in quanto sempre più città si ritrovano ad affrontare le sfide poste dagli affitti a breve termine. Le autorità in tutto il mondo stanno cercando di trovare un equilibrio fra l’accoglienza dei turisti e la salvaguardia degli interessi delle comunità locali. Questo spesso porta all'introduzione di norme più severe per frenare la proliferazione degli affitti a breve termine.
Esempi globali di regolamenti per gli affitti a breve termine
New York: Le norme recentemente implementate stabiliscono che le proprietà possono essere registrate per affitti di durata inferiore a 30 giorni solo se l'ospitante risiede nella proprietà contemporaneamente agli ospiti, con un limite di non più di due ospiti.
Portogallo: Quest'estate ha introdotto nuove leggi sugli alloggi, creando incertezza sul futuro degli affitti a breve termine.
Amsterdam: Restrizioni che consentono ai proprietari di immobili di affittare i loro spazi per un massimo di 30 giorni per anno solare, ospitando un massimo di quattro persone alla volta.
Berlino: Permette l'affitto a breve termine di intere proprietà per un massimo di 90 giorni all'anno. Queste misure riflettono complessivamente il crescente impegno globale per affrontare l'impatto degli affitti a breve termine sui mercati immobiliari e sulle comunità.
A proposito di noi
KeyNest vi propone un servizio pratico per la gestione delle chiavi della vostra proprietà. Potete depositare una chiave in uno dei 5000+ Punti di deposito chiavi in sicurezza, ovunque nel mondo.
Gli affittuari, lo staff delle pulizie o i manutentori possono recuperare la chiave in seguito in tutta sicurezza presso un Punto KeyNest, aperto 7 giorni su 7, con un’ampia fascia oraria. Sarete informati ogni volta che la chiave viene recuperata o ridepositata nel negozio e potete anche personalizzare gli orari del check-in.
KeyNest dispone di una rete mondiale di Punti in costante espansione, situati a soli qualche minuto dagli alloggi. Per saperne di più, visitate il nostro sito web: https://keynest.com/it/